Sigaretta elettronica: cos’è e come funziona. Fa davvero male?
La sigaretta elettronica è un dispositivo pensato per l’inalazione tramite vapore di liquido aromatizzato, che può contenere o meno nicotina. Il vantaggio rispetto alla sigaretta tradizionale sta nel fatto che non avviene alcun tipo di combustione, riducendo quindi i rischi connessi all’assunzione di sottoprodotti cancerogeni del tabacco. L’atto di utilizzare questo apparecchio è stato battezzato “svapare”: la e-cig è molto simile alla normale sigaretta in quanto mima la gestualità e le sensazioni. Data questa similitudine nell’esperienza, molta gente prova ad usare la sigaretta elettronica per smettere di fumare, ma non ha nulla a che vedere con i danni che provocano le sigarette tradizionali. Le sigarette elettroniche sono vaporizzatori portatili.
Questa guida è stata pensata per chi si sta affacciando per la prima volta a questo affascinante mondo e vuole saperne di più riguardo a terminologia, componentistica e curiosità sulla sigaretta elettronica, uno dei dispositivi più discussi ed interessanti degli ultimi anni.
Che cos’è la sigaretta elettronica?
La sigaretta elettronica è un dispositivo che produce del vapore e che regala a chi la sta fumando una sensazione molto simile a quella di una sigaretta tradizionale.
La grande differenza sta nel fatto che usando la sigaretta elettronica non vi è nessun processo di combustione e quindi non vengono prodotte quelle comuni sostanze cancerogene dannose per il fumatore e per chi gli sta accanto – un recente studio ha stabilito che la reazione derivante dalla combustione genera oltre 1150 diverse sostanze di cui almeno 69 cancerogene.
In più con la sigaretta elettronica il fumatore ha la possibilità di scegliere tra moltissimi aromi e perfino di scegliere la quantità di nicotina, diminuendola gradualmente o magari eliminandola del tutto.
Un ulteriore vantaggio che offre questo incredibile dispositivo è quello di poter fumare in qualsiasi luogo ( al bar, al ristorante, in ufficio etc etc ) in quanto il fumo passivo viene completamente sostituito da una nuvola innocua di vapore inodore.
Com’è fatta e come funziona la sigaretta elettronica?
La sigaretta elettronica si compone: di un serbatoio che contiene il liquido, di un atomizzatore, atomizzando il liquido con la spinta elettrica che riscalda la resistenza , il liquido in vapore la batteria che serve a far funzionare il meccanismo. Ogni modello presenta delle varianti in questi componenti. Noi abbiamo scelto i modelli migliori che potessero andare incontro alle più svariate esigenze ( ultima tecnologia, durata maggiore delle batterie, serbatoi più capienti, una vasta gamma di personalizzazioni estetiche del prodotto ect ect) .
Componenti della sigaretta elettronica: batteria, serbatoio, resistenza e atomizzatore
Sezione che spiega a cosa servono le diverse componenti di una sigaretta elettronica
Batteria
La batteria fornisce al dispositivo l’energia elettrica di cui ha bisogno per funzionare. Quasi tutti i dispositivi sul mercato utilizzano batterie agli ioni di litio o ai polimeri di litio: queste tipologie di batterie permettono di racchiudere moltissima energia in uno spazio ridotto. I modelli più piccoli, come quelli simili alle sigarette classiche o i modelli a penna, hanno delle batterie interne. Questo implica che dopo circa 300-500 cicli di ricarica la batteria sarà completamente esausta e l’intero dispositivo dovrà essere sostituito.
Esistono poi e-cig più grandi, i cosiddetti “mod”, sia con batterie interne che removibili. Vengono chiamati Big Battery e permettono di produrre vapore più denso, grazie alla maggiore potenza fornita. Questi modelli sono più grandi e capita spesso che le batterie continuino a durare per molto di più. Ancora più spesso capita che dopo qualche tempo le batterie non mantengano più la carica in modo efficiente oppure può capitare che l’usura dell’hardware e dei suoi componenti (plastiche, bottoni ecc.), non permetta di utilizzare la sigaretta correttamente.
Tuttavia, la maggior parte dei mod per sigaretta elettronica usano principalmente batterie ricaricabili al litio, in particolare modelli 18650 , 20700 o 21700 . La quantità di vantaggi che ha questo tipo di configurazione è ben evidente: se la batteria muore o si scarica, si può sostituire al volo e continuare ad utilizzare il mod. Un altro vantaggio è dato dal fatto che è possibile acquistare dei caricabatterie da parete (o anche USB per auto o per PC) per avere più batterie sempre cariche. Le moderne batteria da svapo utilizzano anche l’attacco Mini-USB, permettendo di essere ricaricate con i caricabatterie per smartphone.
Serbatoio
Il serbatoio , Tanlk è il componente che contiene il liquido e può essere di differenti dimensioni ed in diversi materiali.
I serbatoi sono molto complessi: sono progettati in modo che l’aria possa entrare ma il liquido non possa uscire.
Resistenza
La resistenza di una sigaretta elettronica è il componente che permette al liquido di essere vaporizzato; è composta da un filo resistivo di diverse sezioni e con differenti spirali che ne determinano la relativa potenza in watt espressi dal loro potere resistivo ohm e dal cotone. Ogni resistenza ha un valore di ohm differente, vale a dire l’unità di misura della resistenza, più questo valore è basso, maggiore sarà la quantità di vapore prodotta ma con maggiore consumo della batteria, in quanto saranno necessarie potenze più elevate, più il valore è basso, minore sarà la quantità di vapore prodotto, ma in questo caso ci sarà un consumo inferiore della batteria, in quanto per il corretto funzionamento della coil basteranno potenze più basse.
I più importanti fili resistivi utilizzati per le resistenze sono Kanthal A1 , SS316 , Nichrome e Ni200, Clapton, Alien. Alcuni tipi di resistenze come il Ni200 o l’SS316 sono da utilizzare con determinati tipi di box , in quanto possono essere utilizzate esclusivamente con il controllo di temperatura (l’SS316 funziona sia in TC che VW), una funzione particolare dove è possibile impostare vari parametri , tra cui i gradi celsius oltre i quali la resistenza non andrà. Attivando la batteria , il filo resistivo si scalderà , permettendo cosi al liquido assorbito dalla wick o dal cotone di evaporare.
Atomizzatore
L’atomizzatore è il componente principale della sigaretta elettronica. All’interno dell’atomizzatore è presente la resistenza , composta da un filo resistivo con al suo interno del cotone che servirà ad assorbire il liquido . Premendo il tasto di erogazione della batteria, il filo resistivo si scalderà, permettendo così al liquido assorbito dal cotone di evaporare. Esistono diversi tipi di atomizzatori :
- Atomizzatori con tank non rigenerabili
- Atomizzatori con tank rigenerabili
- Atomizzatori da dripping rigenerabili
- Atomizzatori rigenerabili bottom feeder
Gli atomizzatori con tank non rigenerabili sono caratterizzati dalla presenza di un serbatoio in vetro o in policarbonato e da un resistenza prefatta . Tale resistenza viene prodotta dal produttore di ogni atomizzatore ed è necessario cambiarla periodicamente a seconda di quanto viene utilizzato l’atomizzatore ; in linea di massima viene sostituita quando non si avverte più il sapore del liquido, quando la quantità di vapore generato non è più soddisfacente o quando restituisce sapore di bruciato.
Gli atomizzatori con tank rigenerabili sono composti da un serbatoio in vetro o in policarbonato e da una base rigenerabile . La particolarità di questi tipi di atomizzatori è che non è necessario acquistare delle resistenze prefatte, bensì sarà necessario creare la resistenza utilizzando del filo resistivo e del cotone , quindi per utilizzare questi tipi di atomizzatori è necessario avere una certa esperienza nelle rigenerazioni.
Gli atomizzatori da dripping rigenerabili sono caratterizzati dall’assenza di un serbatoio. Gli atomizzatori da dripping vengono scelti per la loro eccellente resa aromatica. I componenti di quest’atomizzatore sono la base, che dovrà essere rigenerata manualmente, ed un top cap. Sarà quindi necessario rigenerare l’atomizzatore con il filo resistivo ed il cotone. Per essere utilizzato bisognerà versare il liquido all’interno del top cap, senza doverlo svitare, direttamente sul cotone e versarlo nuovamente ogni 4/5 tiri.
Gli atomizzatori rigenerabili bottom fedeer sono un particolare tipo di atomizzatori da utilizzare sulle box bottom fedeer. Anche questa categoria di atomizzatori è da rigenerare manualmente con del filo resistivo e del cotone, tuttavia la modalità di inserimento del liquido è differente; questi atomizzatori alla loro base hanno un pin forato, il liquido arriva al cotone premendo il flacone presente all’interno della box bottom feeder.
Come scegliere la tua prima e-cig? Quale è la migliore sigaretta elettronica?
Piccoli consigli per chi si sta avvicinando al mondo della sigaretta elettronica ed è alla ricerca per il suo primo kit di un prodotto con un ottimo rapporto qualità prezzo.
Modelli Consigliati da acquistare online
Ipersvapo la sigarette elettronica fa male davvero? è da anni un negozio online affermato sul mercato in grado di soddisfare qualsiasi tipo di pubblico, dai neofiti agli svapatori esperti.
Se desideri iniziare ad utilizzare la sigaretta elettronica, in modo da diminuire inizialmente la quantità di sigarette tradizionali per poi abbandonarle completamente, il nostro consiglio è quello di acquistare un kit per il tiro di guancia , in tal modo ti avvicinerai molto alla sigaretta tradizionale e riuscirai ad abbandonare completamente quella tradizionale; i migliori kit per iniziare a svapare sono:
- Sigaretta Elettronica: Cos’è E Come Funziona. Fa Davvero Male? , un ottimo compromesso tra prezzo, dimensione ridotta e resa aromatica dei liquidi molto buona. Questi kit sono tra i più diffusi per chi desidera smettere di fumare.
- Kit Cosmo Vaptio un kit da guancia entry level , caratterizzato da un design allungato ,sottile ed elegante , con un’ottima resa aromatica specialmente se si utilizzano liquidi tabaccosi. Il rapporto qualità prezzo rende questo prodotto il migliore kit al momento presente sul mercato.
- Kit Aspire Breeze 2, studiata per chi sta smettendo di fumare ed è alla ricerca di un kit di semplice utilizzo, dal costo contenuto e dalla resa più che accettabile, con un tiro di guancia compatto.
Se desideri invece passare da un kit per il tiro di guancia ad un kit per il tiro di polmone, in modo da avere maggiore resa aromatica, poter utilizzare diversi tipi di liquido e produrre tanto vapore i kit con il miglior rapporto fra qualità e prezzo sono i seguenti:
- Eleaf iStick Pico 25 con Ello Kit, la sorella maggiore della famosa iStick pico 85w, non deluderà le vostre aspettative; Resa aromatica ottima, dimensioni leggermente maggiori rispetto alla istick pico 85w, giustificate tuttavia dalla presenza di una batteria esterna da 18650 che vi permetterà sia si avere una durata maggiore della carica, sia di poter erogare fino ad un massimo di 85W
- istick pico 75w , un kit da polmone entry level, ottimo per chi desidera avere un kit All in one compatto; la resa aromatica ottima, Atomizzatore Mini Melo 3 Eleaf e l’incredibile rapporto qualità prezzo, rendono questo kit da polmone il migliore al momento presente sul mercato.
Aromi Consigliati per svapare
Se avete subbi su quale tipo di aroma scegliere da provare per i vostri liquidi fai da te, di seguito vi consiglieremo i 5 aromi più apprezzati dal pubblicoTun aroma tabaccoso ottimo che emula il sigaro cubano .
Aromi Azhad’s un ‘aroma organico tabaccoso , composto da un miscela inglese di tabacchi macerati . Apprezzerete il vero gusto di una pipa nel vostro atomizzatore.
TNT Booms , un’aroma al sapore di Tabaccoso , ottimo sia per essere usato come sostituzione al gusto delle bionde , liquido delicato da svapare tutto il giorno.
Mal-by, Camek, Wist-N, Lukie, un aroma tabaccosi che reinterpreta il famoso tabacco del gusto delle sigarette ma senza combustione , è il più acquistato sul nostro sito e rappresenta la scelga ideale per cui passa dalle sigarette al utilizzo di una sigaretta elettronica, per tutti gli amanti degli aromi tabaccosi .
T-Juice Red Astair un’aroma fruttato molto apprezzato dai nostri clienti , è caratterizzato da note di mirtilli , uva nera , eucalipto dolce , anice e mentolo.
Sigaretta elettronica: fa male alla salute? E’ dannosa?
La questione infiamma da tempo i dibattiti su tutti i media. Innanzitutto c’è da dire senza ombra di dubbio che le sigarette elettroniche sono meno dannose rispetto alla sigaretta tradizionale, a partire dal fatto che non c’è combustione del tabacco. Aspirare tabacco bruciato, così come masticarlo, è una delle cause primarie di morte a causa dei problemi cardiovascolari e polmonari correlate al tabagismo. Sotto questo punto di vista è possibile affermare che le sigarette elettroniche sono più salutari di quelle tradizionali, e possono essere un valido aiuto per smettere di fumare. Tuttavia il problema sul quale molti detrattori si concentrano riguarda l’uso delle e-cig tra gli adolescenti: alcuni studi hanno esposto il problema che molti ragazzi provando la sigaretta elettronica, poi siano passati a quella tradizionale. Questi studi, però, non riescono a spiegare concretamente il perché di questo passaggio, poiché il tabacco e i suoi derivati sono facilmente accessibili ovunque.
Alcuni studi correlati sugli effetti della sigaretta elettronica
Nel 2017 è stato rilasciato uno dei primi studi sul vaping, comparando l’eposizione alle sostanze tossiche tra gli ex-fumatori passati alla e-cig in una finestra di 16 mesi con coloro che continuavano a fumare. I risultati hanno mostrato una effettiva riduzione nelle sostanze cancerogene e tossiche tra i due gruppi, ma solo nei vapers avevano completamente smesso di fumare. Un ulteriore studio ha messo a confronto gli agenti tossici nel vapore e nel fumo che possono causare cancro. La maggior parte dei dati disponibili mostra che il rischio di cancro derivante dallo svapare è circa l’1% comparato al fumo tradizionale. Per concludere, nel 2017 è stato rilasciato anche 60 mila adolescenti e del loro rapporto col vaping, il più grande di questo genere finora. I risultati mostrano che molti provano questi prodotti, ma l’uso tra gli adolescenti che non hanno mai fumato è meno dell’1%. Analizziamo da cosa è composto il liquido per sigarette elettroniche:
E’ un solvente utilizzato per far sciogliere sostanze nei liquidi, è usato sia in campo farmaceutico che alimentare, non è cancerogeno.
È usato per sciroppi, creme e cosmesi, non chè come additivo alimentare, non è controindicato nemmeno in gravidanza od allattamento.
- Acqua
L’acqua utilizzata in alcuni liquidi per sigarette elettroniche, è l’acqua bidistillata e non supera il rapporto del 10% rispetto agli altri componenti.
- Aromi alimentari di origine naturale o di sintesi chimica
Sono il concentrato del sapore nel liquido e sono ottenuti tramite estrazione da materie prime naturali o da sintesi chimica, ad esempio un aroma concentrato al tabacco potrebbe essere ottenuto dalla estrazione o dalla macerazione di foglie di tabacco.
- Nicotina (se presente)
La nicotina non è cancerogena, da dipendenza si, ma non si muore di nicotina. In piccole dosi la nicotina aumenta la frequenza cardiaca e la pressione del sangue. La nicotina, inoltre, estende l’effetto positivo della dopamina sull’umore e provoca un aumento della produzione di beta-endorfine, avendo così un effetto, oltre che stimolante, anche rilassante sull’organismo. In dosi elevate provoca nausea e vomito. Si tenga presente che un pacchetto di sigarette medio può contenere c.a. 13/20mg di nicotina.
Domande frequenti sulla sigaretta elettronica
Di seguito risponderemo alle domande che più ci vengono poste dai nostri clienti :
Chi ha inventato le sigarette elettroniche?
Come riportato da un articolo di scienze notizie , è difficile identificare con precisione l’ideatore della sigaretta elettronica, ma in ogni caso non è un’invenzione moderna e recente. Il funzionamento che sta alla base di una sigaretta elettronica, vale a dire la tecnica del fumo attraverso l’evaporazione, risale agli inizi del 1500, quando un medico indiano , realizzò le prime pipe ad acqua per conto dell’imperatore Mughal, Irfan Shiekh. Lo scopo di queste pipe ad acqua era l’inalazione di varie sostante medicali mediante un processo di combustione; Tuttavia da questa scoperta non si ebbe alcun tipo di risultato e per attendere nuovi sviluppi su questo tema si dovette attendere fino agli inizi del 1960, quando un cittadino americano Herbert A Gilbert, scopri che il processo di combustione dei liquidi potesse essere sostituito da una batteria, in grado si riscaldare un liquido fino a farlo evaporare; d’altronde neanche in questo caso il progetto continuò e la svolta della sigarette elettronica si ebbe nel 2002. Hon Lik, un dottore cinese, mentre era nella vasca da bagno e stava applicando sulla sua pelle un cerotto per smettere di fumare, capì di non voler rinunciare alla sensazione che si prova durante l’aspirazione della sigaretta, da qui pensò e progettò una sigaretta che funzionasse a vapore alimentata per mezzo di impulsi elettrici. Da qui iniziò l’ascesa delle sigarette elettroniche. Nel corso degli anni le sigarette elettroniche subirono molti cambiamenti, la qualità degli atomizzatori migliorò notevolmente, furono progettati atomizzatori di differenti tipi, come i bottom feeder, i dripper, gli RDTA, partendo inizialmente da un cartomizzatore, la cui resa aromatica era praticamente nulla. Anche le batterie hanno avuto un’ottima evoluzione in quanto si è partiti con batterie di tipo ego, a voltaggio fisso, fino ad arrivare a box con batterie rimovibili, con circuiti eccellenti come il DNA o anche con il touch screen per i più tecnologici. Ad oggi la maggior parte delle batterie, chiamate Box, sono dotate di innumerevoli funzioni, mediante le quali è possibile personalizzare a propria scelta tutte le impostazioni, migliorando in tal modo il proprio svapo.
Quando sostituire la resistenza?
La resistenza o head coil è l’unico componente della sigaretta elettronica che deve essere sostituito periodicamente; non vi è un lasso di tempo prestabilito entro il quale bisogna sostituirla, in quanto l’usura varia in base a svariati fattori, come il tipo di liquido utilizzato o per quanto tempo viene utilizzata; di norma quando si inizia a non sentire più il sapore del liquido utilizzato la resistenza è da sostituire. Un altro fattore potrebbe essere la percezione di bruciato o la minore produzione di vapore. Ogni volta che si sostituisce la resistenza è necessario inizializzarla correttamente, bisognerà quindi bagnare completamente il cotone presente nella head coil con il proprio liquido ed avvitarla all’atomizzatore.
Come pulire la sigaretta elettronica?
Per una migliore igiene è consigliata una periodica pulizia della sigaretta elettronica; per quando riguarda la batteria, sarà sufficiente pulirla con un panno umido nella parte della scocca e con un fazzoletto all’interno del connettore 510 (dove si avvita l’atomizzatore), in quanto a volte potrebbe depositarsi del liquido. Per quanto riguarda l’atomizzatore invece, sarà necessario innanzitutto rimuovere la resistenza, successivamente potremmo pulire l’atomizzatore con dell’acqua calda o con una lavatrice ad ultrasuoni. Dopo aver rimosso tutte le impurità dobbiamo aspettare che l’atomizzatore sia completamente asciutto proma di montare nuovamente la coil e versare il liquido.
Dove fumare la sigaretta elettronica?
Fino a poco tempo fa gli svapatori erano soggetti alle stesse norme previste per i consumatori di tabacchi relative alla tutela della saluta dei non fumatori; Ad oggi tale accostamento è venuto meno, per cui non vi è nessun divieto di svapo nei locali pubblici, tuttavia gli esercenti o i gestori di ristornati e locali hanno la possibilità di decidere se sia possibile o meno svapare nel locale in questione . Attualmente l’uso delle sigarette elettroniche rimane vietato per legge:
- All’interno dei locali chiusi
- Nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie
- Nelle scuole di comunità di recupero, istituti di correzione minorili
- Nei centri per l’impiego e la formazione professionale
La sigaretta elettronica fa venire l’acqua ai polmoni?
E’ necessario innanzitutto far chiarezza sul vapore che viene prodotto dalla sigaretta elettronica, in quanto non è vapore acqueo bensì vapore composto da particelle di glicole propilenico e glicerina vegetale. La maggior parte dei liquidi per sigaretta elettronica sono privi di acqua, in alcuni tuttavia è presente ma non supera mai il 10% rispetto agli altri componenti. Se si svapasse per l’intero giorno 20ml di liquido con il 10% di acqua, si andrebbero ad assimilare nel corpo 0,5ml di acqua; perdendo come esempio un soggetto di media altezza con un peso consono alla sua statura ed alla sua età, che contiene circa 50 litri di acqua nel corpo , vale a dire 50,000 ml, andrebbe ad assimilare 0,5ml in più rispetto ai 50,000 ml già presenti. I polmoni scambiano normalmente il vapore acqueo con l’aria presente negli alveoli in modo da mantenere umidificate le superfici alveolari. Nell’arco di una giornata un soggetto medio, senza fare particolare attività fisica, perde normalmente circa 400 ml di acqua tramite la respirazione. Inalare vapore acqueo significa introdurre nei polmoni acqua allo stato gassoso che in seguito viene in parte assorbita dagli alveoli e in parte rimessa tramite l’espirazione. La parte assorbita entra nel circolo ematico e se in eccesso sarà smaltita dai reni o dalla pelle. Per cui, nel caso in cui la sigaretta elettronica fosse un fattore di rischio per l’acqua ai polmoni, gli inalatori come ad esempio l’aerosol non sarebbero uno strumento per rimedi di salute. Per concludere si tratta semplicemente di una leggenda metropolitana.
La sigaretta elettronica fa male ai polmoni?
I liquidi per sigaretta elettronica, come abbiamo visto, sono costituiti principalmente da glicole propilenico (additivo alimentare E 1520), glicerina (additivo alimentare E 422) e acqua. Molti liquidi con aromi dolci, però, contengono diacetile, un componente da tempo riconosciuto responsabile della bronchiolite obliterante. Il diacetile viene utilizzato per dare il sapore di burro ai popcorn. “Popcorn lung” è un termine nato per identificare la condizione fisica dei lavoratori a contatto con gli aromi sintetici nelle fabbriche dei popcorn negli USA, per i quali è stato creato nel 2007 il “Popcorn Workers Lung Disease Prevenction Act”. Nonostante l’atto, negli Stati Uniti il diacetile è de facto legale, sia come additivo nei popcorn che negli e-liquid. L’Unione Europea non fa eccezione.